DIRITTO DELLA CIRCOLAZIONE STRADALE

Momentanea sospensione delle notifiche di sanzioni dall’Italia

Quando un cittadino italiano o straniero commette una infrazione alle regole del codice della strada in Italia con un veicolo targato estero, solitamente, dopo alcuni mesi, gli viene notificata la multa presso la sua residenza estera. Secondo il Codice della strada italiano, la notifica delle multe stradali ai residenti all’estero deve avvenire entro 360 giorni dall’accertamento dell’infrazione.

La Direttiva 2015/43 prevede tra gli Stati la reciproca punibilità di violazioni al codice della strada emesse all’interno del proprio paese da parte di cittadini stranieri.

Questo sistema di scambio fa parte del progetto Eucaris, un sistema automatizzato di interscambio che interessa i veicoli circolanti nell’Unione Europea.
Sono otto le violazioni del Codice della Strada interessate da questo interscambio e quindi punibili in tutta Europa: eccesso di velocità, mancato uso della cintura di sicurezza, passaggio con semaforo rosso, guida in stato di ebbrezza, guida sotto sostanza stupefacenti, mancato uso del casco, circolazione su corsia vietata, uso indebito di telefono cellulare o altri dispositivi durante la guida.

Ultimamente Germania, Paesi Bassi e Austria hanno bloccato la visibilità delle targhe dei veicoli stranieri che hanno violato il Codice della Strada in Italia e questo rende impossibile la notifica dei verbali all’estero da parte degli organi di polizia.

La ragione dello stop a questo tipo di collaborazione consisterebbe nel fatto che questi tre paesi lamentano un utilizzo improprio dei dati da parte di un’azienda italiana che gestisce questi dati, di cui, tuttavia, almeno sulla stampa, non è stato fatto il nome.

Pertanto, al momento, le infrazioni commesse in Italia da cittadini tedeschi, austriaci e dei Paesi Bassi non vengono notificate, e di fatto, rimangono impunite.

Ovviamente del fatto se ne sta occupando il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti che prevede la risoluzione del problema con la Germania entro fine mese, mentre per Olanda e Austria bisognerà attendere.